L’ uomo nè in cielo nè in terra

l'uomo nè in cielo nè in erra

È un’espressione che definisce la nostra incerta collocazione. Non sappiamo dove siamo e quindi neanche dove andiamo. Questa situazione instabile sembra dovuta a fatti contingenti esterni a noi e di fronte ai quali ci sentiamo impotenti. Il risultato è che tiriamo avanti, viviamo le nostre giornate augurandoci che accada qualcosa, fuori di noi, che riporti la siutazione ad una condizione di maggiore sicurezza e benessere. Utilizzando queste parole non intendiamo riferirci ad una situazione di concreta localizzazione. Nessuno dubita del fatto che siamo sulla terra. Intendiamo sopratutto una condizione interiore in cui i termini cielo e terra assumono dei significati simbolici. Questo è un periodo molto particolare perchè, se fino ad ora l’uomo è stato guidato, ora deve coscientemente determinare il suo futuro, la sua vita.

Siamo ancora bambini o siamo adulti?

Abbiamo ancora bisogno di un’autorità esterna, dobbiamo necessariamente continuare ad agire come bambini che chiedono piangendo, ad esempio, lavoro e credere che ci sono dei genitori che provvederanno a soddisfare la nostra richiesta?

L’uomo è disceso sulla terra per cui proviene dal cielo, sulla terra, non in aria o in acqua, ma sulla terra, vive poggiando i piedi sulla terra. Nella prima parte del suo processo evolutivo ha dovuto conquistare la terra e oggi ne vediamo i risultati nelle invenzioni scientifiche, nello sviluppo delle tecnologie. L’uomo ha già conquistato la terra ora deve orientarsi verso il cielo sviluppando creatività, evoluzione, intuizioni, fratellanza, collaborazione, amore.

La scienza ci ha dimostrato che sul piano energetico siamo tutti collegati e che non ci sono a questo livello limiti di spazio e tempo. I nostri pensieri possono cambiare tutto e se usati correttamente rendere migliore questo mondo.

Diventa imperativo, in questo momento storico, conoscere e sviluppare un altro modo di pensare.

Siamo molto grati al pensiero logico-razionale per tutto quello che ci ha portato, ma il mondo cambia e si evolve. L’uomo deve avere la capacità di abbandonare ciò che non gli serve e andare oltre per fare nascere il nuovo. Questo accadrà anche se noi non lo vogliamo. Questo accade normalmente nella vita di ciascuno di noi per cui abbiamo due possibilità: aspettare passivamente, e il cambiamento può avvenire anche in modo traumatico come guerre, rivoluzioni, catastrofi, oppure prendere parte attiva al processo determinamdo coscientemente il nuovo.

Attiviamo la nostra creatività!

L’uomo deve diventare padrone del pensiero simbolico-intuitivo.

einstain logica

 

Sperando di essere stata sufficientemente chiara vorrei concludere con l’auspicio che integrando i diversi codici si possa sempre aiutare ciascuna persona affinchè viva coscientemente e nel migliore dei modi la sua vita.

Categorie: Benessere

Tagged as: , , ,

1 commento »

Lascia un commento