Avete mai pensato quante volte paghiamo noi stessi?

Il pagare noi stessi equivale alla gratificazione che proviamo quando una nostra qualsiasi esigenza viene soddisfatta.
L’appagamento, esperienza interiore positiva, risulta di grado e intensità differente dipendendo dal livello e dalla tipologia dei bisogni soddisfatti.
Infatti, se ci riferiamo ai “bisogni fondamentali”* proviamo una sensazione di PIACERE, ma se viene realizzato un “desiderio”** l’intensità diventa rilevante e la condizione di benessere che sperimentiamo la chiamiamo FELICITA’.
La felicità è il sentimento del Cuore che si esprime con due modalità: GIOIA e ALLEGRIA. Apparentemente sinonimi, esprimono le due modalità operative del Cuore che ha non solo la ben conosciuta responsabilità di fare circolare il sangue ma, come Imperatore del nostro corpo, quella di rendersi sede degli Shen, gli Spiriti.
L’Allegria è lo stato interiore di benessere dato dal ritmico battere del cuore che fa circolare con vivacità il sangue. Provate ad immaginare il suo battere ritmico come il suono di un tamburo, … Tum ..Tum …Tum ..Tum .., che accompagna i canti durante una festa .. è l’allegria!
La Gioia è data dalla armonia creata dalla presenza di un Sovrano, l’IO, “sano, ben difeso e ben servito”, che permette agli Spiriti di diffondersi a loro piacimento (Sowen). È il percepirsi come un “IO che vuole” le cui azioni sono fertili, un IO capace di realizzare i suoi desideri. Essere un IO dà un senso di profonda gioia, libertà, potere.
Queste due prime esperienze, il PIACERE e la FELICITA’, sono sperimentate dalla maggior parte delle persone. Tutti sappiamo che cosa sono. Tutti le abbiamo vissute. Apparentemente separate, accade però difficilmente che se non sono soddisfatti i bisogni fondamentali si possa veramente vivere momenti di felicità. Non impossibile ma infrequente.

La scala che ci porta a vivere incrementi di appagamento presuppone, infatti, che esistano i livelli inferiori per ottenere i successivi. Così se si sono raggiunti e appagati i bisogni fondamentali possono esserci desideri e mete che realizzandosi ci portano ad uno stato di felicità.
Altra cosa l’oggetto, l’esigenza che da un essere fuori dall’uomo,  cioè ricercata all’esterno, diventa sempre più interiore. I livelli superiori si realizzano quando dal lavoro svolto per ottenere ciò che ci manca si passa ad una azione interiore per scoprire e valorizzare tutte le potenzialità, le ricchezze per integrarle in una unità.
Se si arriva a realizzare le “aspirazioni”*** l’esperienza interiore si chiama BEATITUDINE, la realizzazione transpersonale, dove la “Volontà” personale si unisce a quella del “Sé” transpersonale. Il Cuore entra in una nuova dimensione , in sintonia con la realtà universale.
L’operosità nel mondo diventa cooperazione all’opera creativa dell’evoluzione.

Sperando di essere stata sufficientemente chiara vorrei concludere con l’auspicio che integrando i diversi codici si possa sempre aiutare ciascuna persona affinchè viva coscientemente e nel migliore dei modi la sua vita.

Sperando di essere stata sufficientemente chiara, vorrei concludere con l’auspicio che, integrando i diversi codici, si possa sempre aiutare ciascuna persona affinchè viva coscientemente e nel migliore dei modi la sua vita.

* I bisogni fondamentali sono quelli che riteniamo necessari per la nostra sopravvivenza. Riguardano la salute fisica e tutte quelle condizioni che garantiscono la sicurezza, la protezione di ciò che ci appartiene come il corpo, il lavoro, il sostentamento, la proprietà o ricchezza di qualsiasi tipo e natura. Rientra nei fondamentali anche il bisogno del cambiamento che determina la continuità della vita e senza il quale verrebbe a mancare la prospettiva del domani.
** I desideri concernono ciò che definiamo successo, l’espressione delle nostre capacità e dei nostri talenti, il sentirci importanti, speciali, stimati ed amati.
*** Le aspirazioni ci conducono a fini nobili, generalmente altruistici: è l’atto di trarre a sé gli Spiriti, gli Shen, diventando tramite per il loro operato.