Il Ciclo della Vita

Il “ciclo della vita”: ripetizione di fasi che portano alla manifestazione di tutte le potenzialità degli Spiriti.
Differenziazione, specializzazione e compimento ne sono le caratteristiche.
In ciascuna fase del ciclo vitale le trasformazioni che permettono i “passaggi” da un periodo al successivo mostrano tempi di criticità che spesso sono causa di squilibri.
La conoscenza di questi periodi aiuta a far diventare “prezioso” ciò che viene identificato come un declino.
In questo articolo analizzeremo i Principi del Ciclo della Vita riservando al successivo l’analisi delle Fasi specifiche che caratterizzano ciascun periodo.

ciclo vitaTutto ciò che vive ha in sé il movimento e quando parliamo di CICLO DELLA VITA abbiamo il concetto, derivando la parola “ciclo” dal greco “KYKLOS” che significa cerchio, di una serie di fenomeni che si ripetono regolarmente e in successione si realizzano completamente.
È il principio che regola lo Yin e lo Yang e la loro alternanza che si manifesta in tutti gli aspetti della vita.
Quindi quando parliamo di “ciclo della vita” intendiamo una successione regolare di fenomeni con un ritorno alla situazione iniziale che ne segna la conclusione e la completezza.
Se in un punto poniamo l’inizio, completato il ciclo, si ritorna al punto iniziale e si ripete.

PRIMO PRINCIPIO: LA RIPETIZIONE DELL’UGUALE
“In ogni esemplare della specie è predisposto fin dal principio tutto ciò che si deve sviluppare e ciò avviene con la ripetizione di fasi che si susseguono sempre uguali”

 per scrivere nel  libro suwen cap 1Abbiamo un non manifestato che si rivela attraverso un ripetersi uguale ma, anche la presenza iniziale e in potenza di tutto ciò che si svilupperà.
All’inizio abbiamo gli Spiriti che iniziano a manifestarsi con la nascita e si sviluppano completamente per ritornare alla loro origine, il Cielo.
Se osserviamo la vita dell’uomo, questo primo principio non ci svela pienamente ciò che avviene perché ogni persona ha una sua storia e il suo ciclo vitale ha delle particolarità che lo rendono unico e diverso.

SECONDO PRINCIPIO: IL PROGRESSO
Il termine progresso, dal latino “progredior”, significa “andare avanti”.
Lo sviluppo dell’uomo ha una sua storia, come un lineare procedere, dove i miglioramenti, presupposti come prevalenti rispetto alle interruzioni e agli arretramenti, si accumulano per determinare condizioni positivamente avanzate, materiali e spirituali.
Questo principio inserisce il fattore tempo nel ciclo trasformandolo la ripetizione in un avanzamento nel quale si manifesta il diverso, il rinnovato, il potenziato.
tempo lineare In questa rappresentazione il punto di inizio A e il punto fine B diventano separati e identificabili.
Simbolicamente il “cerchio” si trasforma nella “linea del tempo” che progredendo segna il trascorrere delle diverse fasi della vita fino alla sua conclusione.
Il fattore tempo ha come sua caratteristica il continuo procedere in avanti, l’avanzare senza interruzioni e quindi il progredire.

uomo scaleGraficamente l’avanzare lo possiamo rappresentare con una linea segnando la direzione per cui da un punto iniziale si procede verso una meta, oppure da un salire altra idea che ci fa apprezzare lo sviluppo.

Secondo questi due principi ogni uomo che nasce, pur nel ripetersi del ritmo uguale delle fasi della vita presenta caratteristiche nuove e arricchite dalle esperienze passate.

TERZO PRINCIPIO: LA CONTINUITÀ DEL MOVIMENTO
“Quel che viene prima deve essere portato nella fase successiva e in ciò che precede deve essere contenuto in anticipo ciò che si manifesterà successivamente”.

Il tempo scorre inesorabile andando sempre avanti, ma può farlo perché non ci sono interruzioni e tutto quello che precede è il presupposto essenziale per ogni tempo attuale e futuro.
Ogni fase del Ciclo Vitale porta la ricchezza della fase precedente e ne è il risultato, senza di essa non sarebbe nata. In potenza ogni fase porta ciò che si manifesterà.
Ogni periodo della vita deve quindi portare alla massima espressione ciò che le è proprio e giungere al suo compimento ma deve anche preparare adeguatamente ciò che si deve manifestare.
Non essendo conoscibile ciò che precede la vita, identifichiamo il punto di origine con la nascita.

Il punto di inizio della vita è l’origine della vita stessa.

origineIl termine che in cinese definisce l’origine è Yuan. L’ideogramma ci mostra ciò che è assolutamente sopra (linea superiore) agli esseri che si ergono su due gambe ( uomini).
Yuan, l’origine, è l’inizio del processo attraverso il quale tutti gli esseri prendono forma e quindi si manifestano.
È ciò che è primo nel tempo, la sorgente, e ciò che determina l’apparire e condiziona lo sviluppo.

La vita viene paragonata a un fiume che deve avere sempre la sua origine per potere esistere. Può essere alimentato da pioggia o altri corsi di acqua ma, resta fiume perché ha la sua origine in un luogo preciso che generalmente è posto sempre in alto rispetto al fiume stesso.

QUARTO PRINCIPIO: CONFORMARSI ALL’ORIGINE
“La vita si svolge correttamente se si rifà sempre alla sua sorgente permettendo a tutto l’acquisito di integrarsi al modello originario”.

Noi non possiamo cambiare la nostra dotazione originaria ma facendone il miglior uso possiamo raggiungere la sua manifestazione completa.
Da questa origine e dalla sua differenziazione, nella polarità dello yin e dello yang, inizia il movimento della vita che è sempre suscitato e governato dagli Spiriti, Shen.
Quando lo Spirito inizia a manifestarsi va progressivamente trovando uno Yang sempre più pronto a permettere la sua espressione. Il processo avviene con un andamento dal Cielo verso la Terra e continua procedendo dalla Terra verso il Cielo.

dal cielo alla terraSe osserviamo lo sviluppo dell’uomo nella prima parte della sua vita predomina l’aspetto sensoriale, successivamente le emozioni prendono il sopravvento e infine si manifesta la capacità di procreare. Con il passare del tempo si perde quest’ultima si ritorna ad una predominanza dell’aspetto emotivo e con un progressivo distacco si arriva a lasciare il corpo.

L’età anagrafica di una persona permette di identificare il periodo del ciclo vitale nel quale si trova (Primo Principio), il racconto della sua storia illustra come le fasi precedenti si sono manifestate e che potenzialità devono ancora esprimersi conformemente all’ordine naturale (Secondo Principio), conoscendo la fase che sta vivendo può esprimerla completamente e a portarla a compimento (Terzo Principio) e, non rimpiangendo il tempo passato e perso ma, ritrovando la ricchezza del presente potrà raggiungere una condizione di integrità e benessere (Quarto Principio).

Sperando di essere stata sufficientemente chiara, vorrei concludere con l’auspicio che, integrando i diversi codici, si possa sempre aiutare ciascuna persona affinchè viva coscientemente e nel migliore dei modi la sua vita.

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