Tutta la vita è fatta di “incontri”, voluti, cercati, desiderati o evitati ma, in ogni caso, necessari e indispensabili.

In ogni incontro ci viene offerta la possibilità di confrontarci, di scoprire, di crescere ed anche di inciampare, di scegliere … di amare.

L’incontro non necessariamente è quello tra due persone. Si può incontrare un avvenimento, una frase o una parola, un suono o un lamento, un filo d’erba o una stretta di mano …

A volte non vogliamo rischiare perchè nell’incontro mettiamo in gioco noi stessi, le nostre certezze, il nostro sapere, le nostre sicurezze, le nostre capacità, il nostro star bene nel conosciuto contro l’imprevisto del nuovo.

Questi incontri non hanno tutti la stessa valenza.

Alcuni servono a fornire un costante nutrimento, altri a non farci perdere la direzione.

Alcuni producono delle oscillazioni, altri ci aprono a nuove realtà.

Alcuni si imprimono con un carattere indelebile nella nostra esistenza, altri vengono dimenticati. Alcuni vengono ricordati ma non ritroviamo in essi significatività, altri sono volutamente dimenticati.

Gli incontri non sono mai uguali e costituiscono i contenuti lungo la strada della nostra esistenza.

Se la vita si costruisce sugli incontri è necessario essere aperti e disponibili ad incontrare, ma questo presupposto, presente fin dai primi momenti della nostra esistenza, diventa sempre più difficile da mantenere.

Acquistando conoscenza cominciamo a sapere ed effettuiamo delle previsioni che ci rendono selettivi e ci chiudono ad incontri pensati problematici o difficili.

Le nostre scelte possono farci perdere delle opportunità?