De – La Virtù

le virtù

Il libro “Tao Te Ching” di Lao Tzu è dedicato interamente a due aspetti fondamentali del taoismo: il Tao, il Ritmico Procedere dell’Universo, e il De (o Te), la Virtù. Il Capitolo 38 rappresenta l’inizio della parte del libro dedicata alla Virtù e da subito fa una distinzione tra una “Virtù Superiore” e una “virtù inferiore”.

lao tzu cap 38 tao te ching

Fin dal principio mette chiarezza dicendo che quello che comunemente intende l’uomo per virtù, in realtà, non è Virtù. Si potrebbe dire che la Virtù è qualcosa di naturale distinguendola da una virtù artificiale che l’uomo cerca di possedere stabilendo regole e leggi e imponendo di seguirle.

La Virtù, quindi, è un qualcosa che l’uomo possiede naturalmente e non può avere seguendo determinate norme, agitandosi e preoccupandosi di controllare ogni cosa.

Non può ottenerla con la forza, non può usarla per scopi personali e non può scegliere le persone a cui fare del bene.

Che cosa è la Virtù?

L’ideogramma “De” esprime proprio l’Autenticità del Cuore nel procedere, cioè la Virtù rende autentico l’agirede ideogramma di chi la possiede.

Ritroviamo la sua massima espressione nell’uomo Saggio o Santo, che, possedendo la Virtù, manifesta con l”‘essere” e il “fare” la sua autentica unicità.

Il Saggio è colui che mantiene un Cuore Autentico ed Integro.

Questo Cuore, che è la centralità dell’uomo, diventa autentico quando è capace di ospitare il Cielo, gli Spiriti, e da questi illuminato può discernere ciò che è corretto.

Il Ling Shu ci dice, infatti, che “il Cielo in me è Virtù“.

È ciò che Assagioli indica nella rappresentazione dell’ovoide che nella figura viene riportato sull’uomo.ovoide di Assagioli e la discesa del Sè Il suo centro è il Cuore, il solo luogo che può accogliere il Cielo, essere “illuminato” dagli Spiriti e diventare, così investito, colui che governa rettamente, l’Imperatore.

L’autenticità è strettamente connessa all’Integrità, quando il divenire è completo e si rende manifesto ciò che il Cielo pone in ciascun uomo.

L’Integrità è la Via del Cielo, aspirare all’Integrità è la Via dell’Uomo”

“Non vi è gioia maggiore nel volgersi verso se stessi e riconoscersi integro.” (Mencio)

Il conseguimento della Virtù, di una saggezza che si può dire divina, è data a tutti gli uomini anche se solo pochi raggiungono un livello così straordinario.

Perchè non tutti gli uomini sono Virtuosi?

L’uomo adulto ha raggiunto determinate competenze, ha studiato, possiede del sapere, è capace di fare un lavoro, di avere una famiglia e dei figli e di condurre una soddisfacente vita sociale …… è arrivato! La sua crescita si arresta imbrigliata in rigide strutture mentali ed emotive. Inizia un periodo in cui le mete sono maggiormente rivolte all’esterno e non c’è tempo per la crescita personale e per la coltivazione interiore. Spesso si viene travolti dal mondo e ci si perde in esso.

La Virtù discende dal Cielo ma si deve essere in grado di riceverla e di svilupparla!

Il Saggio o il Santo è colui che è pervenuto al possesso di Sè, attraverso una educazione del Cuore e della Volontà, arrivando alla felicità per sè e per il mondo. Liberandosi da pregiudizi e da punti di vista parziali accede ad un livello di percezione e di conoscenza superiore. Ha padronanza della sua interiorità, non si dimentica parti di sè, il suo Centro è ben ancorato e detta il suo comportamento.

Il Santo contempla l’Uno e ne diviene incarnazione vivente.

“Il suo Cuore conosce la perfezione della Virtù; libero conosce la perfezione della Serenità; sbarazzato dai piaceri e dai desideri conosce la perfezione del Vuoto; senza attrazioni o avversioni conosce la Pace Suprema … e in questo modo il Cuore , maestro dei cinque organi, regola il flusso … e fa scorrere e circolare il sangue e i soffi.. ” (Hz cap.1)

Vivendo la verità di Sè il Santo sa disporre dei Soffi, tesaurizzare le Essenze e l’Energia Vitale e così raggiungere la Longevità.

La Virtù va quotidianamente rinnovata e costantemente alimentata!

Non è sufficiente un singolo gesto ma uno stato d’essere che riconduce il singolo gesto che l’uomo compie al suo Cuore, ai valori che strutturano la sua vita, dandogli forma e prosettiva.

La Virtu Unica e Molteplice

La Virtù generalmente viene considerata al plurale, Le Virtù, e nel tempo si sono fatte varie distinzioni e classificazioni.

Si distinguono le virtù del fare, considerando che qualsiasi capacità dell’uomo può diventare una virtù nella sua espressione più perfetta, come le abilità tecniche o l’arte, dalle virtù etiche, che consistono nella capacità di comportarsi secondo il “giusto mezzo” tra i vizi ai quali si contrappongono. Da ciò nasce la famosa frase “in medio sta virtus”.

Alcune Virtù possono essere naturali doti ricevuti per grazia divina, altre possono essere il frutto di esercizio e di impegno.

Nella nostra cultura cattolica vengono distinte le Virtù Cardinalila Temperanza, moderazione dei desideri, il Coraggio, la forza necessaria per agire, la Prudenza, il controllo delle passioni, la Giustizia, dare a ciascuno il dovuto – dalle Virtù Teologali – Fede, Speranza, Carità.

Tutti questi sono aspetti della Virtù che ciascun uomo riceve dal Cielo sono universali e comuni ma la meraviglia nasce quando l’uomo riesce a integrarle nella sua specificità e a manifestare la Virtù Unica del suo essere.

Vorrei concludere con un invito:

“Fate brillare in voi stessi le virtù luminose che la natura mette nell’anima di ciascuno … fissatevi come meta la più grande pefezione …

Le Virtù luminose che l’uomo riceve dal Cielo, nascendo, le riceve libere da impedimenti, luminose, esenti da tenebre, affinchè, tramite esse, riconosca tutti i principi e regoli il suo comportamento …

Ma nei legami di un corpo composto da elementi materiali, nel mezzo delle tenebre ammassate dalle passioni umane, talvolta esse si oscurano.

Non di meno la luce inerente alla loro natura non si spegne mai interamente. È per questo che il seguace della saggezza deve servirsi della luce che le virtù donano ancora per farle brillare e farle tornare al loro primo splendore.” (Ta Xue)

Sperando di essere stata sufficientemente chiara, vorrei concludere con l’auspicio che, integrando i diversi codici, si possa sempre aiutare ciascuna persona affinchè viva coscientemente e nel migliore dei modi la sua vita.

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