Il Digiuno Intermittente
In questo articolo ti parlerò del Digiuno Intermittente ma, prima, desidero congratularmi con te perché se stai leggendo questo articolo non desideri solo seguire una dieta, ad esempio, per dimagrire ma sei interessato ad acquisire uno stile di vita e delle abitudini nutrizionali che ti permettano di stare in una condizione di benessere fisico e mentale.
Quando usiamo le parole succede che la nostra mente fa immediatamente delle associazioni ed emette dei giudizi. Ti ho detto che parlerò di digiuno, ma, in realtà, la parola digiuno non indica in questo caso privazione di cibo e sensazione di fame. Capirai il perché continuando a leggere.
Il giorno, come sai, è composto da due fasi. Una in cui spende la luce del sole e una in cui prevale la luce della luna. In questi momenti compiamo azioni diverse e normalmente la notte la dedichiamo al riposo e al sonno. Fisiologicamente è il momento della giornata in cui non mangiamo e in cui, possiamo dire, digiuniamo.
Le abitudini che abbiamo acquisito ci hanno portato a ridurre questa finestra di digiuno perché mangiamo tardi la sera e appena svegli ci hanno sempre insegnato che dobbiamo fare colazione. Il questo modo abbiamo costretto il nostro corpo a lavorare per molto tempo in fase di assimilazione e di accumulo, con utilizzo dei carboidrati come fonte energetica, e poco in fase di ricostruzione e riparazione utilizzando pochissimo la fonte energetica dei grassi.
Nel Digiuno Intermittente ritorniamo a rispettare maggiormente i ritmi fisiologici e cerchiamo di allargare il tempo notturno del digiuno includendo in questo, ad esempio, il periodo del crepuscolo o quello della mattina.
Se, ad esempio non mangiamo dopo le 18 e per tutta la notte quando faremo colazione sarà trascorso un periodo di circa 16/18 ore di digiuno. Se invece ceniamo intorno alle 20 e ritorniamo a mangiare a pranzo del giorno successivo abbiamo ugualmente trascorso un periodo sufficiente di digiuno.
Perché devi fare il Digiuno Intermittente?
Perché mangiamo di più di quello che è necessario e non rispettiamo la fisiologia del nostro corpo questo determina nel tempo non solo un aumento di peso ma anche la possibilità di ammalarsi e anche con patologie serie.
Devi farlo per sempre?
Quando hai risvegliato il metabolismo lipidico e il tuo corpo ha memorizzato questa abitudine puoi anche ridurre la finestra del digiuno a 13/14 ore mantenendo gli stessi risultati e ottenendo gli stessi benefici.
Lo devi fare ogni giorno?
Si può cominciare con due giorni a settimana per poi arrivare ad almeno cinque giorni su sette. In questo modo stai dando sicuramente al tuo organismo la possibilità di accedere al metabolismo dei grassi e di ricordarsi che questo è da preferire a quello degli zuccheri.
Quando lui comincerà a funzionare così tu sentirai i benefici, comincerai a disintossicarti, ad avere più energia e minore fame. Sarà molto più semplice e facile mantenere questo ritmo per più giorni.
Se associ questo all’assunzione di “chetoni esogeni” raggiungi lo stato di chetosi proprio del metabolismo dei grassi e i suoi benefici in tempi sicuramente più rapidi e con minori restrizioni dietetiche.
Sperando di essere stata sufficientemente chiara vorrei concludere con l’auspicio che integrando i diversi codici si possa sempre aiutare ciascuna persona affinché viva coscientemente e nel migliore dei modi la sua vita.
Categorie: Benessere

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